Il decreto legge sostegni 3 , che è in corso di approvazione ,tra le altre misure interviene nuovamente sulla cessione dei crediti mettendo un freno alla caratteristica della misura. Il decreto legge si compone di 29 articoli e tra le misure più attese contiene gli interventi sulle bollette energetiche e la tranche di circa 1,5 mld di sostegni per i settori che stanno risentendo di chiusure di fatto dovute alla pandemia.
Niente più cessioni a terzi che non siano gli istituti di credito. Si cancella la previsione contenuta nell’articolo 121 comma 1 del dl 34/20 che al contrario aveva previsto la facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Il cambio consente la cessione agli intermediari finanziari ma senza facoltà di successiva cessione. Per i crediti, continua la disposizione, “ che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni di cui al comma 1 dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, ovvero dell’opzione di cui al comma 1 dell’articolo 122 del medesimo decreto-legge n. 34 del 2020, possono costituire oggetto
esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, nei termini ivi previsti”.
E’ prevista la nullità dei contratti che dovessero prevedere ulteriori cessioni dei crediti dopo l’entrata in vigore della disposizione che a decorrenza del decreto legge e quindi dal giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Una scelta nella direzione di bloccare quella che è la circolazione di crediti fiscali che hanno dato origine a fenomeni di frodi fiscali bloccate dall’Agenzia delle entrate nell’edilizia per più di un miliardo di euro.
Fonte: Italia Oggi