Il Mef, con una risposta a un question time in Commissione Finanze alla Camera, ha affermato che a causa della situazione attuale prodotta dall’emergenza coronavirus e dalle chiusure totali o parziali delle attività di ristorazione, la vendita di cibi preparati da asporto o con consegna a domicilio possono rientrare nell’applicazione dell’Iva al 10%, invece dell’aliquota ordinaria al 22%. • A supporto dell’interpretazione è citata la sentenza del 10.03.2011 della Corte di Giustizia Europea nelle cause riunite C-497 e C-502/09.
Fonte: Il Sole 24 Ore