I termini per pagare le imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell’Irap e dell’Iva, a saldo 2020 e primo acconto per il 2021, che scadono dal 30.06 al 31.08.2021, sono prorogati al 15.09.2021. È questa l’ultima versione del differimento dei versamenti previsto dall’emendamento al Decreto Sostegni-bis approvato in commissione Bilancio alla Camera. La nuova riformulazione della norma cancella la possibilità di eseguire i versamenti con lo 0,40%, poiché interviene direttamente sull’art. 17, c. 2 D.P.R. 435/2001, cioè sulla disposizione che prevede il pagamento con lo 0,40% in più entro 30 giorni dal termine ordinario. La proroga riguarda i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e gli altri “collegati” agli Isa, quali, ad esempio, i soci di società di persone e quelli delle società a responsabilità limitata in trasparenza o i collaboratori di imprese familiari, nonché i contribuenti forfettari e i minimi. Restano fermi gli ordinari termini del 30.06 o dal 1° al 30.07.2021 con lo 0,40% per gli altri contribuenti. Lo spostamento al 15.09.2021 riguarda anche il saldo annuale Iva 2020, applicando la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16.03.2021. Resta fermo che, in caso di compensazione di debiti con i crediti del modello Redditi 2021, se i crediti superano i debiti, la maggiorazione dello 0,40% non è dovuta, nemmeno per lo spostamento del saldo Iva dal 16.03.2021. Se l’importo a debito del saldo Iva 2020 è superiore ai crediti del modello Redditi, lo 0,40% si applica sulla differenza.
Fonte: Il Sole 24 Ore